ph. Raffaella Passerini
Il 17 maggio 2008 a Baresi, una frazione del
comune di Roncobello, è stata celebrata la festa del
60º anniversario della Costituzione Repubblicana Italiana.
L'evento è stato promosso dalla Associazione
Compagnia dei Libertari Onlus con sede a
Roncobello,
dopo che Baresi, un belvedere naturale sull'Alta Valle Brembana, ha
ripiantato per la terza volta nella storia
l'
Albero della Libertà.
I primi alberi della Libertà apparvero in
Francia per festeggiare a livello popolare la
Liberté,
l'
Egalité, la
Fraternité durante la Rivoluzione che
decretò la nascita dello Stato di Diritto di Cittadinanza. Il primo
Albero della Libertà nel Lombardo Veneto fu innalzato nel 1794 a
Baresi contro la sudditanza dai Dogi di Venezia ad opera dei boscaioli
Giandomenico e Angelo Gervasoni ed il gesto costò loro la vita.
A Baresi il 25 aprile 1945 l'Albero della
Libertà fu issato di nuovo dai partigiani contro la dittatura
fascista appena caduta.
Alla manifestazione ha partecipato il Presidente
della Repubblica mandando il suo saluto ed inviando i Libri della
Costituzione che sono stati distribuiti a tutti tra il pubblico.
La giornalista Susanna Pesenti, del quotidiano
L'Eco di Bergamo, ha poi coordinato
gli interventi di Ubaldo Gervasoni, Presidente dell'Associazione
Compagnia dei Libertari; Antonio Gervasoni,
Sindaco di Roncobello; Giuseppe Giupponi, Presidente della Associazione
Partigiani ANPI della Valle Brembana; un Rappresentante della Associazione
Partigiani ANPI del Trentino; Silvio Troilo, Professore di Diritto
Costituzionale alle Università degli Studi di Bergamo e Verona;
Renato Ballardini, già Presidente della Commissione Affari
Costituzionali della Camera dei Deputati.
Agli interventi ha fatto seguito la cerimonia
dell'alzabandiera sul nuovo Albero della Libertà. Infine, a guardare
in avanti nel futuro, nei pressi i ragazzi hanno piantato il loro
Piccolo Albero della Libertà.
La conclusione della manifestazione è stata
affidata all'intervento di Giacomo Calvi, Segretario della Associazione
Compagnia dei Libertari.